Studenti residenti (RESIDENZE PiGro) - Tempo Reale

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    Studenti residenti (RESIDENZE PiGro)

    Studenti residenti (RESIDENZE PiGro)

    Stagione 2021-22

    ANDREA TRONA

    Andrea Trona è un sound designer, musicista e programmatore con sede a Bologna che lavora con il suono in ambito musicale, performativo e multimediale con un forte interesse per gli spazi performativi non convenzionali, collaborando con artisti e performer in qualità di regista del suono, musicista, sviluppatore e tecnico. All’interno del programma di residenze PiGro sviluppa Origine, installazione multimediale per dispositivi sonori e luminosi. Se nella tradizione greca antica la parola pnêuma stava a indicare il soffio, ossia la forza con la quale, nell’Antica Grecia, il demiurgo infondeva vita alle cose e le componeva in ordine perfetto, in Origine il respiro diventa un’occasione per indagare sonoramente e visivamente una condizione di ciclicità primordiale e un pretesto per connettersi con una voce arcaica. Nell’installazione multimediale Origine, luce-buio e suono-silenzio permettono il dialogo tra i dispositivi tecnologici, sviluppando una circolarità compositiva cangiante e attivando lo spazio sonoro e visivo circostante. Origine è composta infatti da due altoparlanti, un subwoofer e tre sorgenti luminose autocostruite articolate nello spazio che delineano i confini di una geometria mutevole nel tempo ma costantemente in relazione ai binomi luce-buio e suono-silenzio. Il primo studio dell’installazione è stato proposto al Conservatorio di Bologna durante la rassegna Martini Elettrico 2023.

    Conservatorio di Musica “G. B. Martini” di Bologna, Scuola di Musica Elettronica
    Tesi di Diploma accademico di II livello, Biennio di Sound Design
    Titolo: Il progetto Origine, la relazione suono-luce in ambito installativo
    Relatore: Francesco Giomi, Correlatore: Francesco Canavese
    Sessione Invernale a. a. 2021/2022


    JACOPO CENNI

    Jacopo Cenni (1995) è un new media artist, compositore e live performer. I suoi interessi di ricerca artistica vertono sull’indagine del gesto corporeo in rapporto con la musica elettronica e l’approccio ecosistemico alla composizione. HUNT è un’opera di teatro sonoro che affronta il tema archetipico della ricerca della Conoscenza da parte dell’Umano. In particolare, l’opera indaga il gradiente di controllo che l’Umano esercita sulla complessità del mondo in cui vive: la Conoscenza, rappresentata da un set di dodici lampadine a incandescenza, viene influenzata e modulata in tempo reale dal performer attraverso interfacce via via più intime e consapevoli. Il rapporto con la tecnologia è cruciale all’interno dell’opera: gli strumenti utilizzati dal performer non si limitano alla loro funzione tecnica, ma posseggono un significato simbolico esplicito.Il percorso attraverso gli stadi di esplorazione, controllo virtuoso e ossessione coincide con la forma dell’opera. HUNT è una produzione La Biennale di Venezia e CIMM, Centro di Informatica Musicale Multimediale, realizzato con il contributo del programma di residenze PiGro di Tempo Reale.

    Conservatorio di Musica F. A. Bonporti di Trento
    Scuola di Musica Elettronica
    Tesi di Diploma accademico di II livello Biennio Ordinario di Musica Elettronica e Nuove Tecnologie
    Titolo: HUNT – Teatro Sonoro
    Relatori: Federico Ortica, Fabio Cifariello Ciardi
    Sessione Autunnale a. a. 2021-2022


    DANIELE CARCASSI

    Daniele Carcassi è un musicista, performer, improvvisatore e sound artist sperimentale. Le sue produzioni sono un connubio di sintetizzatori analogici, elaborazione digitale, musica preesistente e soundscape.
    All’interno della residenza Pig.Ro di Tempo Reale ha sviluppato NUOVA TERRA, un’installazione sonora per tre totem di altoparlanti. Il Totem in antropologia è considerato un’entità naturale o soprannaturale; in alcune tribù nordamericane, si intagliano e decorano tronchi d’albero in modo da raffigurare una serie di totem sovrapposti, così da formare dei “pali” di totem. Per brevità, tali pali di totem vengono chiamati essi stessi “totem”. Considerando i singoli altoparlanti ognuno come una singola entità, sovrapponendoli otterremo delle colonne di altoparlanti che simbolicamente ha chiamato totem, in relazione ai pali totem delle religioni primitive. NUOVA TERRA è formata da tre totem disposti ai vertici di un triangolo immaginario. Ogni totem è composto da sei altoparlanti di vario tipo e si esprime attraverso il proprio linguaggio, caratterizzato da un determinato materiale sonoro. I tre totem dialogano tra loro, ricercando continuamente un punto di contatto, un modo di unificarsi e di costruire un linguaggio comune e flessibile, che gli permetta di evolversi in un sistema più completo e complesso.

    Conservatorio di Musica G.B. Martini di Bologna, Scuola di Musica Elettronica
    Tesi di Diploma accademico di II livello, Biennio di Sound Design
    Titolo: Sound Art e Musica Acusmatica, spazio, fruizione e connessione tra queste due pratiche
    Relatore: Simonluca Laitempergher
    Sessione Estiva a. a. 2021/2022


    NICOLA CAPPELLETTI

    “Asindeto è una performance di danza contemporanea e suono elettronico scritta da partendo dal significato linguistico della figura retorica che permette di realizzare paratassi coordinate senza l’utilizzo di elementi di congiunzione. Guida al contempo metaforica e concreta per la definizione della relazione tra corpo suono e movimento, questa idea ha portato alla stesura di una struttura narrativa per la composizione simultanea della partitura corporea e musicale, e alla costruzione di un sistema multicanale misto per la diffusione del suono, costituito da altoparlanti autocostruiti e particolarmente “colorati”, speaker full range ed eccitatori acustici applicati a oggetti di uso quotidiano di differenti materiali. Il sistema di diffusione sonora, a 26 canali, funge anche da scenografia, predisponendo le modalità di fruizione da parte del pubblico e permettendo una spazializzazione asimmetrica del suono in grado di dialogare con il contesto architettoniche della rappresentazione.”

    Conservatorio di Musica Francesco Morlacchi di Perugia, Dipartimento di Nuove Tecnologie e Linguaggi Musicali
    Tesi di Diploma accademico di II livello Biennio in Musica Elettronica indirizzo compositivo
    Titolo: Asindeto, Composizione elettroacustica per una performance di danza e costruzione di un sistema misto di diffusione sonora a 24 voci.
    Relatore: Simone Pappalardo
    Sessione invernale a. a. 2020/2021


    LORENZO CAMILLETTI

    “Retroazione è una performance multimediale scritta per tromba, live-electronics ed audio-reactive graphics. La Retroazione viene definita come la capacità di un sistema dinamico di tenere conto dei risultati del sistema per modificare le caratteristiche del sistema stesso. Alla base del fenomeno c’è quindi un processo di loopback che trasforma l’output in un nuovo input, caratteristica che permette ad un sistema semplice la generazione di risultati complessi. Nello stesso modo il lavoro si articola attorno a processi di feedback che possono essere sia intrinseci al singolo linguaggio sia in grado di mettere in comunicazione visivo e sonoro. Tramite l’interazione tra strumento, grafica ed elettronica si vuole creare un ambiente immersivo dove la cognizione temporale sia alterata. A questo scopo concorre ogni elemento: dal visivo, nel quale vengono utilizzate funzioni caotiche per la generazione di pattern geometrici, al sonoro in cui il suono dello strumento viene elaborato, riproposto ed utilizzato per modificare il comportamento delle elaborazioni stesse. Il lavoro ha origine con un respiro, gesto che è stato scelto come principale elemento tematico, e da cui è stata articolata l’intera performance, fino alla conclusione che avviene tramite il medesimo respiro.”

    Conservatorio di Musica Luigi Cherubini di Firenze Scuola di Musica Elettronica
    Tesi di Diploma accademico di II livello, Biennio di Musica e Nuove Tecnologie
    Titolo: Retroazione, performance multimediale
    Relatore: Prof. Damiano Meacci
    Sessione Invernale a. a. 2020/2021


    MATTIA LORIS SIBONI

    “Carena è un’installazione sonora multicanale e interattiva sul tema del paesaggio sonoro. La carena infatti – in ambito nautico – è la parte dello scafo di un’imbarcazione che rimane immersa in acqua, sottostante alla linea di galleggiamento. È la cosiddetta opera viva, la sezione più delicata e sensibile; a contatto con l’acqua amplifica naturalmente lo sciabordio e ogni lieve suono o scricchiolio proveniente dalla barca stessa o dall’ambiente circostante, come una vera e propria cassa di risonanza. L’opera vuole essere la restituzione artistica di un’indagine su di un paesaggio sonoro scelto ed esplorato proprio attraverso un’imbarcazione a vela. Carena è certamente un’installazione sonora a sé stante, ma è anche testimone e contenitrice di uno studio anteriore, veicolato, trasmesso e restituito attraverso essa. Attesa, sorpresa, inerzia, quiete, immobilità o caos sono tutti aspetti sui quali si fonda la concezione di Carena.”

    Conservatorio di Musica G.B. Martini di Bologna, Scuola di Musica Elettronica
    Tesi di Diploma accademico di II livello, Biennio ordinamentale di Sound Design
    Titolo: Soundscape e sound art, suono e spazio nei contesti installativi
    Relatore: Prof. Francesco Giomi
    Sessione Invernale a. a. 2020/2021


    ALESSIO MASTRORILLO

    “Compositore di musica elettroacustica e batterista, fonda la sua esperienza musicale nel soul e nel blues.
    Durante gli studi in Conservatorio approfondisce i temi legati allo spazio sonoro con Ambisonic, che si concretizzano in due composizioni musicali elettroacustiche dal titolo “Trippin’ on the edge of time” e “Emptiness of the Hanging”. Quest’ultima è stata composta parzialmente nello Studio A di Tempo Reale, durante la residenza PiGro 2021. Da questo lavoro nasce anche un nuovo strumento informatico: un decoder ambisonic a disposizione dei compositori, che consente di sfruttare in modo ancora più completo la sfera sonora. Il decoder è stato incluso nella suite Envelop For Live, nota collezione di plugin per l’audio tridimensionale. Con questo strumento vengono realizzati “Trippin’ on the edge of time”, selezionato anche da ICMC 2021 e “Emptiness of the Hanging”, presentato in anteprima al festival Electric Sound 2022. Questa ricerca ha portato infine alla stesura della Tesi di Laurea “Ambisonic: a technology for music” in cui viene illustrato il processo di sviluppo del decoder UHJ, insieme ad una analisi di questioni tecniche e compositive. Lo spazio come parametro compositivo è il tema centrale del compositore, e la ricerca condotta durante gli studi non si esaurisce, ma si propone di continuare, alla ricerca di nuovi confini da valicare, opere da realizzare e far ascoltare.”

    Conservatorio Niccolò Piccinni di Bari, Scuola di Musica Elettronica
    Tesi di Diploma Accademico di II Livello, Biennio di Musica Elettronica
    Titolo: Ambisonic: a technology for music
    Relatore: Giuseppe Silvi
    Sessione invernale A.A. 2020/2021


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