
SYMPHONY DEVICE – Teatro sonoro per dispositivi
Drammaturgia, composizione e tecnica: Francesco Canavese, Francesco Casciaro, Francesco Giomi, Damiano Meacci
Collaborazione: Francesco Perissi, Giulia Sarno
Produzione: La Biennale di Venezia, Tempo Reale
Cosa è un dispositivo? Questa domanda risuona continuamente nel dibattito filosofico, partendo dalle ricerche di Foucault fino alle più recenti dissertazioni di Deleuze e Agamben. Già la definizione del grande filosofo francese ci guida alla comprensione del concetto:
«Ciò che io cerco di individuare con questo nome, è, innanzitutto, un insieme assolutamente eterogeneo che implica discorsi, istituzioni, strutture architettoniche, decisioni regolative, leggi, misure amministrative, enunciati scientifici, proposizioni filosofiche, morali e filantropiche, in breve: tanto del detto che del non-detto, ecco gli elementi del dispositivo. Il dispositivo è la rete che si stabilisce fra questi elementi […]. Col termine dispositivo, intendo una specie – per così dire – di formazione che in un certo momento storico ha avuto come funzione essenziale di rispondere a un’urgenza. Il dispositivo ha dunque una funzione eminentemente strategica» (Foucault, Dits et écrits, vol. III)
Emerge dunque un’idea “sinfonica” di dispositivo, in cui gli elementi in gioco attuano relazioni e costruiscono un percorso di espressione urgente, artistica nel nostro caso.
Ma dispositivo significa anche tecnologia che ci circonda, estensione dell’attività antropica quotidiana, elemento imprescindibile del vivere di oggi, ma anche soggetto di una obsolescenza costante generatrice di uno dei più rilevanti problemi dell’ecologia contemporanea.
L’ambivalenza del concetto – tanto filosofico quanto tecnico – ben si presta quindi a fare da impianto concettuale per una partitura musicale che vuole investigare l’universo della “meccanicità elettrica organizzata” e che, mettendo insieme teatro, suono e immagine, porta con sé un’idea complessa: integrare i processi post-industriali, guardare al recente passato del mondo analogico, riflettere sul concetto di ecologia dei sistemi tecnologici. Ma soprattutto guardare alla musica attraverso un sistema concentrico di relazioni (per esempio quello della “sinfonia”) e di strumenti (gli oggetti “hackerati” dell’ensemble) per produrre non tanto una nuova composizione quanto un processo virtualmente nuovo e infinito.
http://www.labiennale.org/it/mediacenter/video/60-25.html
Storico:
• Sabato 10 giugno 2017, ore 17.00 e 19.30
Ex Manifattura Tabacchi
via delle Cascine 33-35, Firenze
Nell’ambito di Secret Florence
• Domenica 24 settembre, ore 21 e 22.30
Istituto Culturale e di Documentazione Lazzerini
via Puccetti 3, Prato
Nell’ambito di Tempo Reale Festival 2017 e Contemporanea Festival 2017
• Mercoledì 1 novembre, ore 18.30 e 22.30
Teatro Kampnagel
Jarrestraße 20, Amburgo (Germania)
Nell’ambito di Elbphilharmonie/Festival Greatest Hits
• Lunedì 6 novembre 2017, ore 20.30
Teatro Cavallerizza
via Antonio Allegri 8/a, Reggio Emilia
Nell’ambito di Festival Aperto di Reggio Emilia
• Symphony Device Tour: Torino Milano Roma
8-11 novembre 2018
https://temporeale.it/news/symphonydevicetour/
Giovedì 8 novembre, ore 20 e 22
Superbudda, via Valprato 68, Torino
Venerdì 9 novembre, ore 19 e 21
Lotto 13, Fabbrica del Vapore, via Procaccini, 4 – 20154, Milano
Domenica 11 novembre, ore 21:30
Romaeuropa Festival 2018, MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Via Guido Reni 4a, Roma
SYMPHONY DEVICE – caratteristiche generali
Organico: concerto per soli dispositivi
Personale: 4 musicisti-tecnici
Durata: 50 minuti
Luogo: convenzionale e non convenzionale, possibilmente con numero limitato di spettatori in ogni caso la configurazione dello spazio può essere variabile e da decidere in accordo con gli organizzatori
Spazio scenico: 8x5m (ca.), fruizione frontale
Richieste tecniche: impianto audio fornito da TR, necessario semplice impianto luci, necessario un giorno di pre-montaggio.
Info: Francesco Giomi – fg@temporeale.it