
FLUX – RESIDENZE MUSICALI (2017)
Grazie al supporto di SIAE, Sillumina – Copia privata per giovani, per la cultura e Ministero dei beni e delle attività culturali e del turirmo, Tempo Reale accoglie un nuovo progetto di residenze artistiche: nello specifico, il progetto FLUX – Residenze musicali vuole promuovere la creatività giovanile offrendo a due compositori under 35 l’occasione di cimentarsi con uno degli aspetti più controversi nel dibattito musicale odierno, ovvero il rapporto tra composizione e improvvisazione, ponendo l’accento sul concetto di “musica di flusso”.
Tempo Reale ha attivato da diverso tempo il meccanismo della residenza artistica per integrare vari aspetti della sua attività di ricerca, formazione e produzione musicale. La residenza infatti si propone come obiettivo generale quello di permette la circolazione delle idee e delle persone, e sviluppare così progettualità più articolate. Nello specifico, il progetto FLUX – Residenze musicali vuole promuovere la creatività giovanile offrendo a due compositori under 35 l’occasione di cimentarsi con uno degli aspetti più controversi nel dibattito musicale odierno, ovvero il rapporto tra composizione e improvvisazione, ponendo l’accento sul concetto di “musica di flusso”.
Questo tipo di tematica prende le mosse dalle esperienze delle avanguardie storiche degli anni Sessanta-Settanta e reintegra in maniera moderna alcuni concetti chiave che già allora cercavano di superare la musica puramente scritta o legata a meccanismi drammaturgici tradizionali come le forme della musica classica. Il flusso sonoro quindi come momento di integrazione tra una drammaturgia istantanea e una strutturazione fissata in grado di orientare l’ascoltatore: una musica “aperta” che chiama l’interprete ad un ruolo creativo e centrale del momento concertistico.
La residenza FLUX porterà alla creazione di due nuove opere per il Tempo Reale Electroacoustic Ensemble, progetto aperto con una formazione a geometria completamente variabile che associa un gruppo di musicisti creativi operanti nel dominio elettroacustico a strumentisti e musicisti elettronici affermati di altri ambiti linguistici e provenienze geografiche diverse. A ciascun compositore è stato chiesto di lavorare con un solista che andrà ad unirsi alla formazione del TREE al momento di restituzione pubblica dell’opera. Il progetto di residenza ha durata complessiva di sei mesi e prevede sia un appuntamento pubblico in forma di concerto durante il Tempo Reale Festival 2017 che una release digitale dell’esecuzione dal vivo delle nuove opere.
COMPOSITORI UNDER 35 SELEZIONATI
Daniela Fantechi
Già laureata in Musicologia all’Università di Firenze nel 2009, Daniela Fantechi (1984) si diploma in Composizione al Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze, con Rosario Mirigliano e Paolo Furlani, integrando il proprio percorso con un anno di studi alla Kunstuniversität di Graz, con Beat Furrer, Clemens Gadenstätter e Georg Friedrich Haas. Frequenta inoltre diversi seminari e workshop, in Italia e all’estero, con Beat Furrer, Helmut Lachenmann, Daniele Bravi, Toshio Hosokawa, Mark Andre, Stefano Gervasoni, Mauro Lanza. Dopo gli studi continua il suo percorso di ricerca attraverso alcune residenze in Austria: a Vienna, con il programma Artist-in Residence Programm, di Kultur Kontakt (Österreich), e a Graz per St.A.I.R, Artist-in Residence Programm (Steiermark, Österreich). Le sue composizioni sono state eseguite in Italia (Firenze, Ferrara, Roma), in Austria (Graz, Wien, Altbach), in Spagna (Orense, Pontevedra), in Inghilterra (Londra), in Germania (Darmstadt). Nel 2010, assieme a trombettista Marco Baldini e al clarinettista Edoardo Ricci, fonda Blutwurst, un collettivo di musicisti che dal 2013 avora a composizioni proprie, incentrate sull’esplorazione elettro-acustica di unisoni e bordoni.
Luca Perciballi
Chitarrista e compositore, Luca Perciballi si forma in Italia e in Olanda tra il Conservatorio Arrigo Boito di Parma, il CODARTS di Rotterdam e il Conservatorio di Milano. La passione per l’improvvisazione l’ha spinto a sviluppare un approfondito lavoro sulla forma e sulla ricerca di nuove sonorità e tecniche strumentali, grazie anche all’utilizzo esteso dell’elettronica. Si è esibito con importanti artisti della scena italiana ed internazionale come Roberto Bonati, Marc Ducret, Sarp Maden, Bruno Tommaso, Graham Collier, Alberto Tacchini, Renato Sellani, Enrico Intra, Mauro Ottolini, Oscar de Summa. È membro stabile di organici quali Ivan Valentini Rust and Blue e Kind of Mosh, e leader del trio Slanting Dots. Nel corso degli anni ha sviluppato una relazione personale e professionale con Lawrence Douglas Butch Morris, ideatore del metodo Conduction, con il quale ha avviato una collaborazione come performer e assistente, dal 2008 fino alla scomparsa del Maestro. Il suo lavoro come conductor continua ancora adesso, insieme alla Fragile Orchestra. Attento alla fusione multidisciplinare, ha lavorato con teatro, poesia e arti visive. Ha partecipato a numerosi Festival e si è esibito in Italia, Germania, Francia, Svizzera, Paesi Bassi e Belgio. È il vincitore di importanti premi, come il Premio Italian Young Jazz Graffti (nuovi solisti del jazz Italiano) nel 2012 e, nel 2016, della seconda edizione del Premio Internazionale Giorgio Gaslini.
ESECUTORI SOLISTI UNDER 35 SELEZIONATI
Elisa Azzarà
Elisa Azzarà (Pisa 1986) si diploma in flauto sotto la guida di Lucia Neri e prosegue i suoi studi con Stefano Agostini. In questo periodo, con l’orchestra J Futura di Trento, partecipa a festival e stagioni concertistiche come quella dell’Accademia Filarmonica Romana, il Festival dei 2Mondi di Spoleto, la Biennale Musica di Venezia. Durante i suoi studi partecipa attivamente a masterclass tenute da K. Klemm, E. Klambauer, M. Caroli tra gli altri. In questi anni si avvicina al mondo del teatro collaborando per un lungo periodo con la compagnia Teatro Saraband di Madrid. Nel 2010 si trasferisce a Graz, dove si specializza nello studio del repertorio contemporaneo sotto la guida dei solisti del KlangforumWien, in particolare Eva Furrer, Vera Fischer, Dimitrios Polisoidis. In seguito riprende gli studi classici sotto la guida di Eszter Alfoldy- Boruss e si diploma in didattica del flauto. Partecipa alla fondazione dell’ensemble Schallfeld con il quale svolge un’intensa attività concertistica (Ferienkurse di Darmstadt, Impuls di Graz, Jeunesse Musicales di Vienna). Negli ultimi anni ha curato numerose prime esecuzioni di giovani compositori provenienti da tutto il mondo, ha collaborato con maestri del calibro di Pierlugi Billone, Klaus Lang, Agostino di Scipio esibendosi per la radio nazionale slovena e quella austriaca.
Alessio Bruno
Contrabbassista di formazione classica, Alessio Bruno inizia lo studio dello strumento sotto la guida del M° Luigi Giannoni. Sin dall’inizio dimostra una forte propensione per l’improvvisazione in ogni sua forma, affiancando lo studio del jazz alla classica. Il desiderio di apprendere ed esplorare diverse forme d’arte e le molteplici esperienze professionali lo spingono a sviluppare un bagaglio musicale ampio e variegato che gli permette di esibirsi in diversi festival, spaziando dalla classica contemporanea al jazz fino all’improvvisazione radicale e alla musica latina, passando per il teatro. Nel 2010 si trasferisce in Olanda, dove frequenta il Conservatorio. Ha partecipato a festival europei quali North Sea Jazz Festival, Umbria Jazz Festival, FOG Festival, Warsaw Jazz Festival, A to Jazz Festival, Fara Jazz Festival. Ha collaborato con musicisti di fama nazionale ed internazionale tra i quali Luca Aquino, Ivan Valentini, Ben van den Dungen, Gerardo Rosales, Polo Orti, Luca Perciballi. Negli ultimi anni si è dedicato a sviluppare uno stile improvvisativo/esecutivo originale e comunicativo, dove l’idea di “forma” si fa strada fra una miriade di ritmi, suoni e colori e dove il concetto di “spazio” convive con la scansione ritmica di estrazione audiotattile.
Progetto realizzato con il supporto di:
Sillumina – Copia privata per i giovani, per la cultura; SIAE; Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.